sabato 24 aprile 2010

C'era una volta...

C'era una volta una ragazza che faceva due lavori: uno di 8 ore (in ufficio, quello ufficiale), uno di un paio d'ore in palestra come insegnante (quello della passione), poi casa, cucina, pulizie, cene varie, aperitivi vari... la chiamavano wonderwoman. Piano piano, un po' in silenzio, quella ragazza è morta, non c'è più, messa a tacere per sempre, è stata sepolta e al suo posto è comparsa un po' all'improvviso una donna, una mamma, una che se le chiedi di andare a cena fuori per lei è quasi una sofferenza, una che la sera alle 22 è già sotto le coperte, una che lo step non sa più neanche che cos'è. Ogni tanto la mamma cammina per strada, vede una ragazza carina, curata, vestita sportiva con un bel fisico e allora si ricorda della sua vita precedente, si ricorda che una volta aveva una vita sua, bellissima e fitta di impegni e ha un po' di nostalgia, le manca quella ragazza. Quando torna a casa sono le 14 e arriva il pulmino con a bordo la piccola Lisbeth, nell'istante in cui la vede quasi si commuove per quanto è tenera e tutta la sua nostalgia svanisce in una frazione di secondo e quasi si vergogna solo per averla provata.

giovedì 22 aprile 2010

Earth day 2010

I miei buoni propositi per oggi e per i giorni a venire sono tanti ma ce ne sono due che mi stanno particolarmente a cuore:
- i detersivi, usarli eco e soprattutto riciclare il contenitore
- convincere i miei parenti (genitori e nonni) a fare sul serio la raccolta differenziata
Quest'ultimo merita una precisazione, da quando avevo circa 12 anni a scuola ci hanno insegnato ad amare l'ambiente e a seguire comportamenti "ecologici" (avevo una maestra fantastica se si considera che era il 1990), purtroppo molti di questi li ho potuti mettere in pratica solo quando sono andata a vivere da sola (per fortuna molto presto!!!). Quindi è da quando avevo 12 anni, esattamente 20 anni (!!!) che cerco di cambiare le abitudini della mia famiglia ma finora è stato quasi impossibile. Considero una vera missione spiegare per l'ennesima volta a mia mamma che l'umido ha un suo cestino e bisognerebbe usarlo, che esistono contenitori per le pile e per i medicinali usati e che l'acqua del rubinetto è buonissima. Con i miei nonni cerco di essere più paziente ma devo dire che sono loro che mi stanno dando più soddisfazioni...

venerdì 16 aprile 2010

Meglio tardi che mai


Finalmente qualcosa si muove! Come si può leggere qui la provincia di Ancona ha promosso una bella iniziativa per far conoscere e incentivare l'uso dei pannolini lavabili. Hanno deciso di sottolinearne quasi esclusivamente il beneficio economico con lo slogan "risparmi un bel popò" anche se i motivi del loro utilizzo possono e dovrebbero essere anche altri (come ne ho parlato qui) ma questo non importa, la cosa che mi rallegra è il fatto che se ne parli.

Ultimamente se n'è chiacchierato assai in vari blog di mamme a causa della ben nota campagna promossa da una delle famose marche di pannolini U&G. Ora sono contenta perchè questa è una prova che negli ultimi anni la conoscenza e la coscienza sia delle istituzioni sia dei neogenitori sta cambiando. Spero che anche io, nel mio piccolo, posso aver dato e darò il mio contributo.

sabato 3 aprile 2010

Riflessioni

Lo so che il modo di essere mamma è unico e che ogni donna trova la strada migliore per lei e per il suo cucciolo però ci sono certe cose che mi sembrano assurde e che non riesco a far rientrare nella normale infinita varietà di comportamenti che una mamma può avere. La mia preoccupazione è capire se sono io che sono completamente fuori dal mondo o se alcune persone che conosco, anzi, che credevo di conoscere, sono "strane"? Tutto nasce dal fatto che ieri ho incontrato una mia amica, aveva partorito da 5 gg, ripeto 5 giorni, ed era sola, ripeto sola, tranquilla a fare shopping...
Le ho chiesto della bimba... a casa con il padre.
io: l'allatti?
lei: certo ma ha già preso degli orari, quindi posso uscire un po', non vedevo l'ora!
Ecco queste sono le cose che mi fanno capire quanto io sono stata e sicuramente sarò diversa, un po' handicappata e direi anche un po' imbranata come mamma. Sarà che, anche se ho partorito naturalmente, a causa dell'enorme episiotomia che mi hanno fatto, io non sono stata in grado di fare grandi passeggiate per lungo tempo, sarà che prima di prendere un certo ritmo e un certo orario la mia piccola ci ha messo almeno 2 mesi, quindi io a 5 gg dal parto mai e poi mai sarei sognata di uscire a fare shopping tranquilla con la scusa che avevo voglia di prendere un po' d'aria. Ma aldilà dei problemi fisici che potevo avere la diversità è che io per mesi non mi sono mai separata da mia figlia, era proprio una cosa inconcepibile per me, l'ho sempre portata con me dappertutto, anche dalla ginecologa... ecco qui sta la differenza più grande, ed è questo che mi ha sconcertato incontrando la mia amica.
Allora mi chiedo: sono io che sono stata estremamente ed esageratamente attaccata a mia figlia o è lei che è una mamma un po' degenere? oppure siamo semplicemente due esemplari diversi e opposti del genere delle mamme.