martedì 30 novembre 2010

Il diritto a sporcarsi

Oggi, finalmente, arrivo quasi in tempo per aderire all'iniziativa, bellissima, di PiccolaLory su "I diritti naturali dei bambini". L'anno scorso l'asilo della piccola Lisbeth me ne aveva regalato una copia e da lì ho scoperto tante cose, tanti siti e tante persone interessanti...
Siamo al n°2, "Il diritto a sporcarsi", che è la cosa più naturale del mondo ma anche il gioco più antico del mondo, un piccolo esempio: il ghiaccio-pera inventato dalla piccola Lisbeth





PS: qualità video pessima, voce della sottoscritta mammamicia ancora peggio...
Naturalmente nei suoi 2 anni di vita si è sporcata molto più che con una pera ma il suo gioco mi è piaciuto tanto e lo ripete ogni volta che mangiamo il suddetto frutto!

giovedì 25 novembre 2010

Tutto quello che so sui Pannolini Lavabili

Ho fatto queste foto mesi fa perchè prima o poi avevo in testa di parlare della mia esperienza con i pannolini lavabili e oggi è proprio la giornata giusta!
E' una cosa a cui tengo molto, le motivazioni che mi hanno spinto ad usarle le avevo già dichiarate qui. Ma credo che sia anche giusto parlare anche delle mie impressioni sul campo.

Questo qui sotto è quello con cui ci siamo trovati meglio, sia come confort/regolazioni, sia come assorbenza, sia come dimensioni... e poi i fiori sono bellissimi: è il FuzziBunz - Pannolino Pocket - Daisy Blue


Questo è il "Coolababy" (Coolababy Pannolino Pocket ) il più economico che ho trovato al momento dell'acquisto. E' del tipo All In (tutto in uno), quindi è comodissimo perchè non è da comporre. Svantaggi: più tempo di asciugatura, qualche volta è rimasto un po' puzzolente e l'ho dovuto lavare 2 volte.
Questo è il TotsBots, Tutto in Uno, Easyfit Bambu'.
Gli inserti sono di tessuto, non si staccano e ci vuole un secolo per l'asciugatura per contro sono morbidi e molto assorbenti, la chiusura è in veltro e quindi facilmente regolabile. 
Questo bello verde è il Bumgenius pocket, sempre con inserti che si inseriscono a piacere,  devo dire che è stato ottimo, la chiusa in velcro è comodissima, solo non ha i bottoncini interni per regolare la larghezza della coscia.
Qui a sinistra un "Popolino" ( Pannolino Ultrafit Soft - Taglia unica) , è il più morbido in assoluto, completamente in tessuto e quindi se non si vogliono avere spiacevoli bagnamenti occore aggiungergli la mutandina sopra. Bellissimo, grande e abbondante,  lo consiglio soprattutto ai bimbi un po' più cicciottelli, con quelle belle cosciotte con i rotolini, cose che la piccola Lisbeth non ha mai avuto, quindi per lei era anche troppo!



Concludo con una foto dei numerosissimi inserti che direi sono la cosa fondamentale per gestire i pannolini lavabili. Posso scegliere quanti metterne, di quali grandezza, a seconda dell'età del nanetto e del tempo previsto del prox cambio.


Adesso mi autocopio e voglio comunque riparlare del loro utilizzo!


Innanzitutto voglio essere sincera e dire esattamente le cose come stanno, allora...ecco “le mie verità”:

  • non è vero che con il velo “cattura pupù” il pannolino è pulito e con un semplice gesto si prende il velo con pupù, si butta nel wc e la cosa è conclusa. Questo succede solo quando il tuo piccolo fa una bella pupù tutta dura e compattissima, che nel mio caso accade una volta al mese, forse! Tutte le altre volte il pannolino è bello sporco quindi bisogna prenderlo subito e dargli una passatina sotto acqua con spazzola e nei casi peggiori anche con bicarbonato o sapone di marsiglia. 
  • non è vero che l'unica differenza tra i lavabili e gli U&G è che i primi li lavi in lavatrice e i secondi li butti nel bidone e null'altro. Richiedono del lavoro in più, per carità un pochino di tempo in più, ma bisogna tenere conto: li devi sciacquare quasi immediatamente quando sono sporchi, in alcuni casi tenerli a bagno, lavare, stendere, prepararli con i varii inserti. E' chiaro sono tutte operazioni da pochi minuti ma vanno dette e considerate soprattutto per le mamme e/o i papà che sono soli e hanno i minuti contati.
  • non è sempre possibile usarli, per esempio nel caso dell'asilo nido. Nelle due città dove alternativamente ho vissuto gli asili nido non accettano i pannolini lavabili, che devo fare? Niente per adesso mi rassegno e spero che le cose cambino, ma anche di questo va tenuto conto. Un altro caso sono i nonni, nel mio caso le nonne. Premesso che la piccola Lisbeth è stata lasciata con le nonne pochissime volte ma comunque sono donne di altri tempi, come le chiamo io. Quando gli ho detto che avevo comprato i lavabili si sono messe a ridere e credono che sia addirittura una spreco con tutti quei lavaggi in lavatrice. Ho cercato invano di spiegare i miei motivi ma senza grandi risultati e sopprattutto con la loro totale incapacità e rifiuto nell'utilizzarli... ma questo è un altro discorso...
Adesso basta con i lati negativi! Perchè i positivi sono molti di più ed è doveroso ricordarli e sottolinearli:
  • non si producono quelle tonnellate di rifiuti non riciclabili e maleodoranti (e questo già basterebbe)
  • la pelle del cucciolo non sta più a contatto 24h su 24 con tessuti chimici e tossici di svariata origine. Quando ho seriamente pensato alla sua condizione di vivere per quasi 3 anni con addosso gli stessi materiali plasticosi e sintetici che io normalmente sono costretta a portare per quei 4 gg al mese durante il ciclo (e anche qui esistono scelte diverse ed eco sostenibili ma ancora non l'ho provate), mi è venuto quasi da piangere e all'istante mi sono messa all'opera per trovare l'alternativa. Devo aprire una piccola parentesi: la pelle del bimbo non si dovrebbe arrossare più, nel mio caso la piccola non ha mai sofferto di arrossamenti da pannolino quindi non ho riscontrato visivamente un miglioramento ma sono comunque molto più tranquilla.
  • per la fase dello “spannolinamento” molte mamme raccontano che con i lavabili è meglio, ci credo e soprattutto ci spero ma ancora lo devo scoprire
  • c'è un altro grande vantaggio che spesso viene dimenticato: il problema della displasia dell'anca. Alla piccola Lisbeth hanno fatto mettere la mutandina rigida per questo problema, io che soffrivo come una pazza, la maggior parte delle volte le ho messo solo il doppio pannolino. Ecco se avessi usato i lavabili non ne avrei avuto bisogno perchè essendo più ingombranti, messi bene a fascia, avrebbero agito esattamente come la mutandina o come il doppio pannolino... se penso a quanto ho sofferto e a quanti pannolini ho acquistato e sprecato....
Per concludere vorrei sottolineare che la scelta del pannolino lavabile è una delle cose migliori che noi genitori possiamo fare per i nostri figli e per il nostro mondo, è una scelta semplice e naturale basta conoscere bene quello a cui si va incontro, allora anche quei piccoli sacrifici avranno un senso e basterà organizzarsi un po' meglio... ricordiamoci che volere è potere!

Vorrei tanto conoscere le impressioni, riguardo alle marche da me utilizzate, di altre mamme/papà e di altri bimbi, fatemi sapere! Anche perchè se avrò un altro nanetto vorrei usarli da subito e non dai 14 mesi come è successo per la piccola Lisbeth.

PS: ho scritto questo post un po' in fretta, potrei avere scritto cose un po' imprecise, perdonatemi!



Questo post partecipa al

blogstorming



martedì 23 novembre 2010

Profumo di limone


Finalmente dopo secoli e secoli che me lo ero proposto, sono riuscita a trovare il tempo per provare a autoprodurmi il detersivo per lavastoviglie/piatti. Di ricette ne avevo trovate tante, quella che ho scelto  l'avevo letta sempre secoli fa in un post di Caia, ed è esattamente la stessa che ho trovato nel libro di Yummy:

3 limoni
200 gr di sale
400 ml di acqua
100 ml di aceto 

ho frullato i limoni, togliendo prima i semi, con il sale e un po' di acqua poi ho messo tutto in pentola con il resto degli ingredienti e ho fatto bollire per dieci minuti. Avevo paura che non fosse abbastanza omogeneo quindi per sicurezza ho preso il mixer a immersione e ho rifrullato ancora. Caia diceva di filtrare mentre Yummy no, io, un po' per pigrizia, un po' per sperimentare, ho lasciato così, speriamo bene!!! 
Devo dire che è stato facilissimo, ancora non l'ho usato e quindi non so dire quanto sia efficace, intanto ho tutta la casa che profuma di limone!
Naturalmente avevo l'aiuto della mia baldanzosa assistente (ritornata tra noi dopo giorni di delirio febbresco) che ha voluto mangiare un pezzo di limone  e giocare con i restanti.

venerdì 19 novembre 2010

Di pediatri e di antibiotici

Da ieri piccola Lisbeth ha la febbre, alta, 39 ° C, che sotto effetto di tachipirina si abbassa ma poi risale presto. Da dieci gg ha la tosse, da 5 anche raffreddore. Ho dato Oscillococcinum ma direi che siamo a un binario morto. Se oggi non fosse venerdi aspetterei ma non rischiare di arrivare a lunedi in queste condizioni quindi oggi pom vado dal pediatra. Scommetto che mi da l'antibiotico, anzi, sono talmente sicura che potrei anche andarlo a comprare prima di andare in ambulatorio. 
Proprio oggi leggo il post di Farmacia Serra Genova e mi rendo conto che vorrei fare diversamente ma come? L'anno scorso a Bari la piccola è stata quasi sempre male e ho visitato diversi pediatri ma tutti omologati su "tosse e raffreddore uguale antibiotico", sempre, mai un'eccezione. Ad Ancona non che sia meglio, anzi direi uguale. 
Allora io leggo tanto in giro per la rete, nei giornali e anche su UPPA, sembra sempre che siamo noi genitori quelli che vogliono l'antibiotico a tutti i costi, quelli che se non esci dalla visita con la ricetta non sono contenti, ma non è vero, assolutamente. Io tra l'altro li odio perchè per somministrarli piccola Lisbeth diventa un demonio e di solito riesce anche a vomitarlo. 
Vorrei solo sapere cosa deve fare una madre/padre? Se ogni volta che mia figlia sta male le do l'antibiotico significa che da qui ad aprile ne prenderà, se va bene, uno al mese, se siamo fortunate. O devo fare come mi disse l'anno scorso una pediatra "la bimba non deve andare più al nido, deve stare a casa!" MA DAI!!!!!!!!!
Cosa fare, allora? fregarsi dei medici, non dare niente e aspettare? ma quando hai tua figlia febbricitante tra le braccia e il tuo pediatra che ha già emesso il verdetto, sai che non hai nessuna laurea in medicina, cosa fai? ti devi fidare e basta... Ecco, io non riesco a fidarmi di nessuno e vorrei solo fare la cosa giusta.
Ma i pediatri sono tutti come quelli che incontro io, oppure c'è qualcuno/a che non prescrive, che sa rassicurarti e dirti "è un virus, signora, deve fare il suo corso, tra un po' di giorni passerà", esistono????

giovedì 18 novembre 2010

La vita è bella

Ieri sera per l'ennesima volta ho visto il film di Benigni "La vita è bella". Era la prima volta che lo vedevo dopo esser diventata mamma.
Ora io sono sempre stata una dalla lacrima facile ma ieri sera proprio sembravo un fiume in piena, il film è bellissimo e, come ho detto, sapevo benissimo come si svolgeva e come finiva, ma niente, lacrime a catinelle.

Per me essere mamma significa anche questo, commuoversi appena c'è di mezzo un bambino.

All'inizio credevo che fossero gli ormoni, il postparto e bla bla bla ma ormai mia figlia ha 2 anni quindi gli ormoni forse li ho smaltiti... però le lacrime no.
Buona giornata a tutti/e e ricordiamoci che "la vita è bella" sempre se siamo noi a volerlo e a vederla dal lato giusto.

sabato 13 novembre 2010

Guardare avanti? si può

Ho ricominciato a lavorare per davvero. Mattina e pomeriggio tutti i giorni, il venerdi sono la mattina (che bello!). La piccola Lisbeth la vado a prendere al nido alle 1330, la porto a casa, la metto a letto, mangio e, appena arriva qualcuno (mia mamma, mia suocera, babysitter, a rotazione) ritorno at work! Di solito torno alle 1830/1930. All'inizio ero tanto preoccupata per lei, avevo paura che si sentisse abbandonata e sola, dato che è sempre stata abituata a stare sempre con me... e invece? ... lei è proprio contenta, si diverte, è tranquilla, non mi cerca praticamente mai (così mi dicono). Quando torno, alcune volte mi viene subito a sbaciucchiare, altre mi dice "Bia mamma bia" (tradutto: via mamma via!) perchè è intenta in qualche sua attività e assolutamente non vuole che io interferisca. Cosa dire, non me lo aspettavo e sono contenta e soprattutto sono tranquilla, talmente tanto tranquilla che lei non mi manca, o per lo meno, non come pensavo. E' brutto dirlo ma sto "bene" in ufficio, ho ripreso la vita nel mondo, a contatto con tante persone e mi sento meglio. 
Ci sono ancora alcuni "piccoli" aspetti pratici da organizzare (tipo trovare il tempo per fare la spesa, trovare il tempo di mettere a posto la casa, portare via la spazzatura, leggere un libro senza chiudere la luce dopo 2 secondi....) ma per la prima volta dopo tanto tempo, diciamo tre anni, finalmente vedo che oltre all'essere mamma che c'è in me, è tornata in vita l'essere persona e lavoratrice che c'era una volta. 
Meglio tardi che mai!!!! Certo è dura, soprattutto perchè papàmicio è sempre lontano ma cerco di essere ottimista e di vedere il bicchiere mezzo pieno, giusto?!!?

lunedì 8 novembre 2010

Solitudine

Solitudine è non uscire la domenica perchè ci sono tutte le famiglie al completo che passeggiano e tu sei da sola e ti fa intristire.
Solitudine è accendere la radio alle 6.30 di mattina sapendo che quella è l'unica voce che sentirai tutto il giorno.
Solitudine è cucinare x1, apparecchiare x1, e mangiare da soli senza sentire il gusto delle cose.
Solitudine è guardare la televisione anche se i programmi fanno schifo ma "fa compagnia"
Solitudine è avere novanta anni e vivere in una città che non è la tua, dove le poche amiche che hai o sono morte o sono malate.
Solitudine è vedere tutta la tua vita alle spalle, osservare tutto il resto che scorre davanti ai tuoi occhi e al quale tu ormai non prendi più parte.

Solitudine è la parola che esprime la vita e il temperamento di mia nonna, che se lo sia costruito lei o che l'abbiano costretta gli eventi questo non lo so, però mi dispiace, tanto

martedì 2 novembre 2010

25 mesi di cucciola

Volevo appuntarmi i piccoli Grandi progressi della piccola Lisbeth perchè qui il tempo vola e ho bisogno mettere nero su bianco le cose più belle della nostra vita.
Prima di tutto il linguaggio. Per mesi ha allietato le mie orecchie ripetendo il finale di tutte, ma proprio tutte le parole che sentiva. In macchina, dove sfoggio il peggio di me, un giorno mi sfuggì uno "stronza!" dal finestrino e subito la pargoletta disse "onza!". Con le ultime sillabe delle parole faceva anche le "frasi", tipo "tina uta"= valentina è caduta. Da un po' di giorni magicamente le parole si stanno completando da sole, dalle più semplici alle più complesse. Qualsiasi cosa esce dalle mie labbra lei lo ripete quasi integralmente, al momento è nella fase super pappagallesca. Piccola Lisbeth mi sorprende ogni giorno di più e questo è bellissimo. Conversare con mia figlia è diventato uno spasso. 
Certo, ci siamo sempre capite al volo, ma adesso è tutta un'altra storia e mi piace tanto. Mentre gioca, chiacchiera e canta a più non posso con orsi, pupetti e bambole è puro spettacolo. 
Lo so, sono un po' banale ma vedere quell' esserino, uscito dalla mia pancia che pesava 3,45 kg, essere ora una bambinetta tonda tonda di quasi 13 kg, essere sempre più autonoma, sempre più indipendente, sempre tenera e dolce... mi commuove  e basta, non posso farci niente.
Mi sento tanto fortunata rispetto alle molte donne che sono nel mio ufficio che un po' per scelta, un po' per sfiga, un po' per circostanze della loro vita, non hanno, e ormai credo non avranno mai, figli. 
Ogni volta che ci parlo cerco di non raccontare troppo di mia figlia perchè ho paura di farle intristire sapendo che loro non potranno mai provare quello che provo io, e mi dispiace per le loro vite che ai miei occhi sembrano tanto tanto vuote. 
ok ora sono andata fuori tema, nel frattempo sento la nanetta che urla "mamma scendere!!!!!" e quindi vado a prenderla dal letto prima che scavalchi da sola...