venerdì 5 marzo 2010

Rapporti tra bambini

I piccoli gattini non fanno altro che rotolarsi avvinghiati l'un l'altro, mordicchiarsi, leccarsi, e “giocando” a fare i grandi si allenano e imparano a vivere, e sopravvivere. I cuccioli del genere umano non fanno cose molto diverse e nei rapporti che instaurano tra i coetanei sperimentano ogni giorno le emozioni più forti, amore, odio, gioia e dolore, rabbia e stupore, senza filtri e spontanei all'ennesima potenza cercano di affermare la proprio personalità.

Una delle cose che mi ha sconvolto di più è stato vedere come i sentimenti di amore e odio, che noi adulti addolciamo chiamandoli simpatia e antipatia, sono i primi a manifestarsi nel rapporto tra i piccoli cuccioli umani.

La piccola Lisbeth già a 8 mesi (e forse anche prima ma non me ne sono accorta) aveva deciso irrevocabilmente che la figlia, quasi coetanea, di una delle mie migliori amiche le fosse antipatica. All'inizio credevo fosse solo una coincidenza: andavamo a spasso con i passeggini e lei sempre girata dall'altra parte, poi quando ci siamo viste in ambienti casalinghi in cui il contatto fisico era inevitabile, è esplosa la sua intolleranza verso l'altra. La prima volta le ho addirittura misurato la febbre perchè il suo umore era improvvisamente diventato nero, si lagnava a dismisura e credevo stesse male, invece appena la sua "amica" se ne è andata è ritornata la piccola Lisbeth di sempre, allegra, vivace, casinara. La cosa purtroppo si è ripetuta più volte ed ora se le chiedo: "ti piace Silvia?" lei risponde: "Bleeaaah" (espressione ancora più forte del suo solito "nooooo"). La mia amica mi ha appena comunicato che quest'estate prenderà in affitto una casa al mare accanto alla nostra, per me è bellissimo ma per la piccola Lisbeth? Passeremo un'estate di fuoco o posso sperare che crescendo le cose cambino...

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